Photo by Fabio Arboit
Photo by Fabio Arboit

La Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco Della Musica nella splendida cornice Romana sembra, nonostante la sua bellezza architettonica, un po' troppo piccola per i tantissimi fans accorsi il 14 Maggio scorso ad applaudire il celebre cantautore Gianni Togni, il quale, dopo due anni di procrastino del concerto dovuti alla pandemia, e' riuscito finalmente a portare in scena nella sua citta' natale uno show che intende celebrare, seppure in maniera postuma, il quarantennale del suo piu' grande successo discografico, Luna.

In una scaletta che ha ripercorso per sommi capi l'intera carriera del cantautore romano, in oltre due ore di concerto, Togni ha avuto anche l'occasione per raccontare i suoi esordi musicali, alcuni dei quali creati insieme a Guido Morra, uno dei piu' celebrati liricisti della storia della musica italiana dell'ultimo mezzo secolo.

Togni e' visibilmente emozionato, sul palco ("quanti amici, stasera, non me l'aspettavo") ma cio' non deturpa minimamente l'eccezionale performance vocale di un' artista che non si risparmia per l'intera durata del concerto,

L'artista romano apre il concerto con Voglio Correre, tratto dal suo ultimissimo lavoro discografico, Futuro Improvviso, catapultando i suoi fans in uno show che calibra accuratamente brani di grande successo discografico, come Vivi, Cari Amori Miei o Per Noi Innamorati, tra gli altri, con altri di eguale intensita' emozionale ma rivolti anche a temi molto cari a Gianni Togni, come l'ambiente, per esempio, in brani come Vola Almeno Tu o La Nube Tossica, per esempio.

gianni togni 4

                                                                    Photo by Gioacchino "Jack" Celotti

Supportato da un egregio gruppo di musicisti sul palco come Aidan Zammit alle tastiere, Luca Trolli alla batteria, Giovanni Di Caprio e Massimiliano Rosati alle chitarre e Marco Siniscalco al basso, la seconda parte del concerto Romano di Togni e' un susseguirsi di fuochi d'artificio musicali che scoppiano nel loro piu' vivo splendore attraverso una sequenza mozzafiato di brani, come il Medley che include Maggie, Una Mia Canzone e Ma Perdio, subito seguita dalla celeberrima Luna, fino a toccare un altro paio di cavalli di battaglia del repertorio di Togni come Semplice e Giulia.

Quando scorrono le ultime note di Cose Che Forse A Parole Non Racconterei, il brano che chiude il concerto e tratto dall'album La Vita Nuova del 2006, si ha la netta impressione che quella connessione emozionale che Togni ha saputo creare negli anni con i suoi fans e' non solo rimasta intatta nel tempo ma anzi rafforzata ancor di piu', a giudicare dalla lunga standing ovation che la folla presente tributa al cantautore Romano. Un chiaro simbolo che il rapporto d'amore e rispetto tra la Capitale ed uno dei suoi figli musicali piu' cari ad essa, anche attraverso questa splendida serata di musica, rimane e rimarra' intoccabile nel tempo.

 

 

 

 

 

Si ringrazia Fabio Arboit e Gioacchino Celotti per il supporto fotografico e quest'ultimo, anche per il report giornalisitico fornito. Si ringrazia inoltre Ivonne Ucci per la disponibilita'.